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Siamo arrivati alla ventesima puntata di Ricette da Oscar con un film francese del 1936

Con le Ricette da Oscar questa settimana vi portiamo con noi a fare “Una gita in campagna”

Film di Jean Renoir con le riprese di suo fratello Claude “Una gita in campagna” è un capolavoro emozionante del 1936 tratto da un racconto di Maupassant. François Truffaut ha definito questa brevissima opera di appena 38 minuti, un film di sensazioni. Indimenticabile la fotografia. Per le Ricette da Oscar lo abbiamo abbinato alla Parigina, la pizza di pasta sfoglia tipica napoletana ripiena di provola affumicata, prosciutto cotto e Passata di Datterino rosso Così Com’è.

Curiosità

Jean Renoir è stato un regista, sceneggiatore e scrittore francese, secondo figlio del pittore impressionista Pierre- Auguste Renoir. Vero figlio d’arte, nel film si ritaglia anche una piccola parte nel ruolo del locandiere. Nella pellicola ricrea numerose opere del padre.

La storia

La storia prende luogo fuori Parigi nel 1880 dove il bottegaio Dufour conduce la famiglia ad una scampagnata. La comitiva fa sosta in un’osteria sul fiume, il Restaurant Poulain, che promette fritture e piatti di pesce al modico prezzo di due franchi e mezzo. Mentre l’uomo è a pesca con il futuro genero Anatole la figlia Henriette e sua madre si lasciano andare al piacere dell’aria di campagna e inebriate si lasciano dondolare sull’altalena. Le donne avvicinate da due giovani, sono invitate ad una gita in barca sul fiume. La madre sale con l’intraprendente biondo Rodolphe, la figlia accetta la compagnia del riservato e bruno Henri. Nell’isoletta magica dove egli la conduce, al canto dell’usignolo, cede al suo abbraccio. La pioggia interrompe l’idillio. Passa qualche anno. Anatole ha sposato Henriette. Una domenica, Henri torna con la sua barca all’isola. Inaspettatamente incontra Henriette. Nessuno dei due ha scordato quel lontano pomeriggio. Struggente l’ondata di ricordi fra i due. Entrambi confessano di ritornare in quel luogo a ricordare. Henriette che intanto è diventata moglie infelice dello spregevole socio del padre, a stento trattiene le lacrime, ma la voce impaziente di Anatole la richiama alla realtà.
Capolavoro del grande regista francese, il film ebbe vita travagliata: girato nel ’36, rimase incompiuto e venne montato solo nel ’46. Tra le scene rimaste famose il primo piano di Henriette mentre dondola sull’altalena, nell’inquadratura leggermente dal basso che mette in risalto tutta la leggiadria e la grazia con la cinepresa fissata sull’altalena.

Che dite proviamo anche noi a fare la parigina con Passata di Datterino Rosso?

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